La splendida sede del Museo Salvatore Ferragamo, nonché della sua boutique e dei suoi uffici, era in origine il Palazzo medievale della famiglia Spini-Feroni. La storia fiorentina li colloca molto in alto nella scala sociale della Firenze dell'epoca, Geri Spini infatti era, nel XIV secolo, il banchiere di Papa Bonifacio VIII e faceva parte dei Guelfi Neri. Al piano nobile c'è ancora oggi una cappella consacrata che nel XVI secolo venne affrescata dal Poccetti.
Salvatore Ferragamo era originario della Campania ma già da tempo la sua famiglia viveva in America ed é proprio da lì che era emigrato nuovamente in Italia. Si stabilì con il proprio laboratorio a Firenze e proprio nel palazzo che poi avrebbe successivamente comprato e dove ancora oggi possiamo ammirare le sue creazioni. L'attività alla sua morte é passata ai suoi figli e a sua moglie che ancora la gestiscono prendendosene cura con amore e dedizione.
Purtroppo anche sua figlia Fiamma, creatrice di modelli e molto affermata all'interno dell'azienda, morirà di cancro come suo padre, lasciando in eredità delle creazioni indimenticabili. L'azienda infatti ha realizzato 950 modelli di scarpe, per un totale di 14500 pezzi conservati nel magazzino. Le scarpe nelle teche sono ancora in produzione, molti modelli sono stati realizzati anche da altri designer mentre quelle disegnate da Salvatore, fino al 1960, e da Fiamma fino al 1998, sono 8000. Ferragamo divenne una importante maison di moda e il suo celebre "Foulard" venne inventato dallo stesso Salvatore che però ne vide in produzione solo uno perché poi morì di cancro.
Ogni foulard subisce un passaggio di colore, per questo se ha più colori la lavorazione è più complessa e più preziosa. Ma l'attività della Maison non si limita a modelli tradizionali, i brevetti depositati da Ferragamo sono 400 come quello realizzato durante il fascismo con l'utilizzo del sughero poiché nel periodo della dittatura non si poteva usare materiale estero, per questo sviluppò una tecnica di rinnovo notevole, anche se lui si definiva un semplice ciabattino. Durante Firenze capitale adibirono degli spazi a "Sala del consiglio cittadino" mentre successivamente per circa 12 anni , verrà trasformato in albergo, nel Hotel Europe mentre il vero museo nacque solo nel 2006 per volontà della famiglia Ferragamo. Nel 2016 é stata inaugurata la prima mostra sul palazzo.
Ogni anno alla fine di settembre, la città di Firenze vive un evento del tutto particolare e legato alla tradizione fiorentina: l'arrivo del “Carro Matto” che arriva in città dalla zona del Chianti Rufina, trainato da una coppia di buoi rigorosamente bianchi e accompagnato da una elegante sfilata in costume e dagli sbandieratori fiorentini per percorrere le vie cittadine e ricevere la benedizione da parte della Cattedrale di Firenze.
Questa manifestazione ha lo scopo di celebrare la tradizione toscana della produzione di vino ma, allo stesso tempo, è volta a ricreare l'arrivo del vino in città. Sin dal 14° secolo, il vino veniva imbottigliato e conservato in bottiglie di vetro dette fiasco per la loro particolare linea rotonda a forma di pera ed il collo allungato. Sono proprio quei famosi fiaschi tondeggianti che sono divenuti, nel tempo, l'emblema del vino toscano nel mondo.
Il "fiascaio" - o colui che produceva i fiaschi, appunto - realizzava sia la bottiglia di vetro che lo strato di paglia intrecciato intorno alla metà bassa e volto sia a proteggere la bottiglia da eventuali rotture, sia a fungere da isolamento termico per mantenere intatte le qualità del vino.
Mentre le bottiglie di vetro venivano realizzate a Firenze città, il vino veniva prodotto fuori, nella campagna circostante ed il Carro Matto mostra come le bottiglie un tempo venissero magistralmente impilate in una piramide per essere trasportate in sicurezza laddove venivano riempite. Sul Carro ci sono oltre 2000 bottiglie ed oggi, come allora, solo poche persone sono in grado di creare questo capolavoro di architettura artigianale! Ecco che il Carro Matto ricrea il momento dell'arrivo in città dalla campagna del carro con le bottiglie piene del vino della nuova annata, accolto con lo stesso entusiasmo ed allegria di allora.Dal 1973, Rufina festeggia il suo vino con un'intera settimana di eventi - Bacco Artigiano -Se andate a Rufina la domenica dopo l'arrivo del Carro a Firenze, troverete molte cantine aperte, dove potrete effettuare visite e degustazioni. Rufina è rimasta praticamente l'unica città della Toscana che è riuscita a mantenere viva la tradizione e l'abilità di impilare i fiaschi in una piramide come questa!
Oggigiorno davanti alle innumerevoli possibilità che il web propone ad ogni viaggiatore per la città di Firenze, é sempre molto difficile scegliere la soluzione più adatta a noi, ossia una visita guidata di Firenze che sia però all'altezza delle nostre aspettative. Ma oltre al problema di scegliere il tour, quindi la visita guidata di Firenze su misura per noi, si presenta davanti al viaggiatore, anche il problema di scegliere CHI lo guiderà: la Guida Turistica ; Colei che lo porterà alla scoperta di Firenze in modo unico e accattivante, per poter conservare questa esperienza particolare nella propria mente, una volta rientrati a casa.
Visitare Firenze, infatti, può essere complesso visto le innumerevoli possibilità che la città propone, per questo una Guida Turistica locale, saprà indirizzarvi verso la visita più adatta e più congeniale, sopratutto se viaggiate in famiglia. Affidarsi ad un professionista, quindi ad una Guida Turistica Abilitata é sicuramente la scelta vincente, solo lei conosce davvero la città e il territorio poiché lo vive ogni giorno da fiorentina e quindi ne conosce tutte le sfumature nonché le tradizioni. Infatti Visitare Firenze per me é anche Vivere Firenze, per questo propongo nelle mie visite guidate in lingua italiana ma anche in francese, spagnolo e portoghese, dei percorsi insoliti, per scoprire il lato più autentico della città.
Il web, inoltre, é diventato, oramai, contenitore di tante realtà, lo stesso TripAdvisor può essere fuorviante nella scelta di una Guida Turistica di Firenze, poiché spesso non viene specificato se la persona in questione é Guida Ufficiale della città di Firenze, ossia se ha conseguito l'abilitazione presso la Provincia di Firenze dopo aver superato un corso di un anno di formazione e due esami, scritto e orale, oppure se sia un semplice accompagnatore o una guida che proviene da altre città.
Scegliere quindi una guida turistica ufficiale di Firenze invece che affidarsi ad un semplice "appassionato" vuol dire affidarsi ad un vero Professionista, a una persona preparata che ha avuto il coraggio di affrontare un percorso specifico, approfondito sulla sua città ed é stato riconosciuto, da una commissione di professionisti, per la sua competenza sulla storia dell'Arte, su Firenze e sui suoi innumerevoli Musei.
Una persona che della sua Passione ha costruito il suo lavoro, poichè noi tutte siamo professioniste che lavorano nell'Arte e nel Turismo come Guide ufficialmente Abilitate. Vi auguro quindi una piacevole permanenza a Firenze e sopratutto spero di essere io, Elva Conti Guida Turistica di Firenze a portarvi alla scoperta di questa incantevole città..
Una delle visite che amo proporre è quella che propone la mia Firenze, una Firenze insolita, più Nascosta e più vicina a noi fiorentini, senza però tralasciare la storia che ha fatto di questa città una delle più visitate e amate del mondo. Il percorso di Firenze Insolita, coniuga infatti le due facce di Firenze, quella più classica, più storica con quella meno conosciuta, fuori dai sentieri più battuti dal turismo. Il mio obiettivo è quello di far scoprire anche la Firenze più autentica, quella delle piccole piazze e dei piccoli vicoli, con antiquari e botteghe artigianali.
Una Firenze che ancora resiste alla globalizzazione e che noi fiorentini cerchiamo di proteggere. Firenze Insolite perché fuori dal circuito più visitato ma senza tralasciare i grandi scorci di Piazza Duomo o di Piazza della Signoria. Vi farò scoprire la mia Firenze, quella che amo e che cerco di sostenere con passione. Visiteremo quindi anche il quartiere dell'Oltrarno, culla dell'artigianato fiorentino e vero cuore pulsante dei fiorentini, i quali ancora oggi vivono e popolano le sue stradine, le sue piccole piazze e dove ancora oggi quotidianamente possiamo trovare il mercato rionale.
La visita però non tralascerà la storia della Famiglia Medici né tantomeno quella dei principali protagonisti del mondo storico-artistico di Firenze, come il Divino Michelangelo o il sommo poeta fiorentino Dante Alighieri. Ripercorreremo quindi le orme dei grandi personaggi scoprendo i luoghi a loro cari per entrare nel vivo della storia e scoprendo anche le varie leggende che ancora oggi aleggiano attorno a questi grandi uomini del passato.
Lasciatevi trasportare in questa visita particolare, per scoprire o meglio ancora riscoprire la città di Firenze: Vi aspetto dunque per portarvi "con il naso in sù" nella Mia Firenze Insolita, per Vivere la città in “modo unico”.
Museo Galleria del Costume,
Esposizione dedicata alle “Donne Protagoniste nel Novecento”. Questa esposizione viene inaugurata nel gennaio 2013 per celebrare i 30 anni dall’apertura della Galleria del Costume.
Grazie al variegato panorama delle collezioni, sono stati scelti dei capi unici non solo per la loro eleganza ma anche per la loro storia personale, abiti atti a rappresentare alcune donne protagoniste della moda del secolo passato.
Nasce dunque l’esposizione della Galleria del Costume dedicata proprio alle “Donne Protagoniste nel Novecento”.
La mia grande passione per la Moda mi ha portato a visitare, nel corso degli anni, più volte la Galleria ma ho apprezzato moltissimo questa esposizione, non solo per gli abiti e gli accessori ma principalmente per la storia che li accomuna.
Attraverso questa mostra si è potuto rivivere il novecento e farlo attraverso le vite di donne eccezionali, in un contesto storico difficile, ma che attraverso il loro sguardo si è potuto apprezzare anche con i relativi cambiamenti sociali.
Ogni sezione é stata dedicata ad una donna-protagonista e parlava della sua vita personale ma anche dell’Italia come nazione in bilico e poi al centro di due guerre mondiali. L’abito riflette in modo chiaro e semplice le abitudini del tempo e sopratutto la personalità di chi lo indossa, trasportati quindi all’interno della vita dell’attrice simbolo Eleonora Duse, di Maria Cumani, ballerina e attrice nonché moglie del poeta Quasimodo.
In questa mostra, inoltre, abbiamo avuto l’occasione di conoscere alcune delle donne protagoniste della storia della moda, come l’eccentrica giornalista nonché ideatrice del Vintage Anna Piaggi e la celebre collezionista di moda Cecilia Matteucci Lavarini.
Nella mostra non si è parlato solo di grandi donne ma anche di grandi Ateliers che dettarono moda sia in Italia che in Europa.
Un vero spettacolo di tessuti e colori che ha conquistato tutto il pubblico, il quale, una volta uscito, ha visto gli abiti sotto una luce diversa.
Firenze Insolita: Molti fiorentini ancora oggi non conoscono l’opportunità di visitare la città da un punto di vista unico, ossia attraverso il loro splendido fiume Arno.
In molte città europee si possono trovare ancora oggi delle gite in battello o a bordo di piccole imbarcazioni e anche Firenze non viene meno a questa tradizione.
Ma le gite in barca sull’Arno hanno davvero un sapore speciale, sopratutto perché il barchino è spinto dalle forti braccia di uno dei Renaioli che fino a quasi un secolo fà, grazie a questa attività, raccoglieva la rena per costruire tutti gli edifici della splendida Firenze. Un compito duro e gravoso, che i renaioli facevano con dedizione e grande competenza. Il fiume è sempre stato fonte di ricchezza per Firenze ma anche luogo di morte, un tempo infatti quasi nessuno sapeva nuotare ed erano gli stessi Renaioli addetti al salvataggio dei poveri fiorentini che cadevano in Arno.
Ora l’attività di cavare la rena non è più attiva ma i Renaioli non vogliono far morire questa antica tradizione per questo oggi è rimasto il piacere di portare sulle loro piccole imbarcazioni i visitatori che vogliono davvero vivere un pezzo di storia fiorentina lasciandosi cullare dai flutti e ammirando la città e i suoi ponti da una prospettiva mai vista.
Una piccola perla preziosa ancora da scoprire e che proprio per questo conserva intatta la sua unicità.
Ancora oggi a Firenze si possono visitare un numero considerevole di farmacie storiche che nascono dall’antica tradizione dell’Arte degli Speziali, la quale tra i suoi associati annovera l’illustre poeta Dante Alighieri. Per questo motivo, all’interno del mio circuito dedicato alla Firenze Insolita, visiteremo tra l’altro uno di questi antichi luoghi. Molte di queste farmacie, infatti, conservano ancora oggi l’antica atmosfera grazie agli arredi e alle suppellettili originali. In alcune, in particolare nell’Officina Profumo Farmaceutica di S. Maria Novella, é possibile ancora ritrovare prodotti per la salute e la bellezza realizzati secondo le antiche ricette.
Le antiche spezierie erano istituite all’interno di Conventi e Istituti religiosi proprio perché preparavano unguenti, pillole e medicamenti per la popolazione più povera e per i propri confratelli. Da questa tradizione nel 1498 nacque la prima raccolta di ricette medicinali e fu creato, per volere di Cosimo I, il celebre “giardino dei semplici” come orto accademico dove in realtà si coltivavano e si studiavano le varie piante medicamentose. Le Farmacie che ancora oggi sono presenti sul territorio cittadino sono quasi una ventina ma quella a cui sono più legata è sicuramente l’Officina Profumo Farmaceutica di S. Maria Novella.
Nel mio circuito “Firenze Insolita” potremmo ammirare una delle più antiche Farmacie d’Europa ancora in attività: L’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella, la quale é stata fondata ufficialmente nel 1612 anche se l’attività della spezieria ebbe inizio già a metà del XIII secolo, con l’arrivo dei frati domenicani e la fondazione dell’attuale Basilica;
All’epoca la spezieria fungeva come officina aromataria del convento mentre dal Cinquecento cominciò a svilupparsi fino ad assumere la denominazione di “Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella” e ottenne da parte della famiglia Medici, il titolo di Fonderia Granducale fino ad arrivare al 1612 quando l’attività aprirà ufficialmente al pubblico. Oltre l’attività farmaceutica, i domenicani di Santa Maria Novella si dedicavano anche alle essenze profumate, risale al XIV secolo la vendita di “acque profumate” con proprietà medicamentose. Ma la prima esperienza di una creazione di un profumo risalgono al Cinquecento ed è legata alla figura di Caterina dei Medici, futura Regina di Francia. Nel 1533 i frati crearono in suo onore, un essenza profumata a base di bergamotto che prese il nome di “Acqua della Regina”. Ancora oggi è possibile sentire e acquistare il profumo (in realtà un acqua di colonia) che oggi è prodotto con il nome di “Acqua di Santa Maria Novella“: il primo profumo nella storia della farmacia.